martedì 30 gennaio 2018

Cattedrale di S.Giuseppe: gli Evangelisti



Nel riquadro superiore dei quattro Dottori della Chiesa, sono rappresentati i quattro Evangelisti: Marco con il simbolo del leone, perché il suo Vangelo comincia con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto, dove c'erano anche bestie selvatiche; Matteo con l'uomo alato (o l'Angelo), perché il suo Vangelo inizia con l'elenco degli uomini antenati di Gesù; Luca con il toro (o bove), perché il suo Vangelo comincia con la visione di Zaccaria nel tempio, ove si sacrificavano animali come buoi e pecore; ed infine, Giovanni, simboleggiato nell'aquila, l'occhio che fissa il sole, perché il suo Vangelo si apre con la contemplazione di Gesù-Dio: "In principio era il Verbo..." (Gv 1,1).








lunedì 29 gennaio 2018

Cattedrale di S.Giuseppe: i Dottori della Chiesa


Sulle pareti del presbiterio della cattedrale di S.Giuseppe sono raffigurati i quattro Dottori della Chiesa, che hanno illustrato con la loro dottrina la figura e l'opera di S. Giuseppe: S. Agostino, S. Girolamo (inizialmente S.Bonaventura), S. Bernardo di Chiaravalle (inizialmente S.Gregorio) e S. Francesco di Sales.












mercoledì 24 gennaio 2018

Ritrovati i disegni originali del polittico della Cattedrale

IMPORTANTI  DOCUMENTI DALLA DONAZIONE ALLA CATTEDRALE DELLA NIPOTE DEL PITTORE ACHILLE CARNEVALE ( 1881-1951)



Tra gli schizzi e bozzetti del pittore Achille Carnevale (1881-1956), ritrovati i disegni originali del polittico della Cattedrale.
Dopo la donazione alla Cattedrale di S. Giuseppe effettuata dalla signora Teresa Pompei, nipote del pittore Achille Carnevale, dei disegni e spolveri utilizzati per le decorazioni realizzate all'interno della chiesa, sono stati rintracciati quattro dei cinque disegni del polittico raffigurante Cristo in gloria tra quattro angeli musicanti.
La notizia è sicuramente d'interesse in quanto, almeno fino ad oggi, le notizie sull'epoca di realizzazione dell'opera erano alquanto discordanti, così come ignoto era l'autore.
Con certezza sappiamo che il Carnevale terminò le decorazioni sulle pareti interne della chiesa nel 1922, come si evince dal cartiglio presente nel dipinto raffigurante Sant'Agostino:
CARNEVALE DECORAVIT ANNO 1922.
La chiesa venne restituita ai fedeli in tutto il suo splendore il 23 maggio del 1923. Nell'articolo pubblicato sul Bollettino Diocesano Teatino del luglio successivo, non venne fatto cenno al polittico o per dimenticanza oppure perché l'opera ancora non era stata realizzata. Bisogna comunque tener conto che tracce del pittore a Vasto si ebbero fino al 1927.
Ricordiamo che nel marzo del 1927 l'interno della Cattedrale venne completato con il montaggio di quattro finestroni con vetri policromi, rappresentanti i patriarchi Abramo, Giuda, Davide e Zorobabele, realizzati su disegni del Carnevale. Mentre, nell'ottobre dello stesso anno, vennero benedetti ed esposti al culto nella chiesa di S. Filomena a porta Nuova i quadri de Il Cuore di Cristo Re, di S. Benedetto Giuseppe Labre e di S. Lucia: le prime due opere sicuramente dipinte da Achille Carnevale, mentre la terza, attribuita al pittore vastese Andrea Marchesani, risalente alla metà dell'Ottocento, raffigurante il barone Giuseppe Antonio Rulli nelle vesti di cavaliere Costantiniano in ginocchio davanti S. Lucia, probabilmente venne restaurata dallo stesso Carnevale.
I quattro disegni originali del Cristo in gloria e degli angeli musicanti si vanno ad aggiungere agli altri donati e già consegnati alla Cattedrale di S. Giuseppe, ovvero i disegni dei quattro evangelisti e dei quattro dottori della Chiesa (di quest'ultimi sono presenti anche gli spolveri a grandezza naturale); gli spolveri per la realizzazione delle lunette con le scene della vita di S. Giuseppe, i quattro Santi che hanno illustrato la vita di S. Giuseppe, ed ancora, l'Angelo che sorregge lo stemma della famiglia Genova, e una decorazione realizzata sull'arco presente sopra la statua lignea di S. Giuseppe.

Lino Spadaccini







Cattedrale di S.Giuseppe. Sei lunette raccontano la vita di S.Giuseppe: "Fuga in Egitto"

In questo dipinto possiamo notare un particolare molto interessante.
Nel disegno iniziale e nello spolvero la testa del quadrupede è rivolta in avanti, mentre nel dipinto che oggi osserviamo in chiesa, lo sguardo è rivolto verso chi guarda. Questa differenza è dovuta al fatto che una decina di anni fa, durante gli ultimi lavori all'interno della chiesa, la figura dell'asino era completamente compromessa, ed è stata ridipinta, compiendo comunque un ottimo lavoro, secondo l'interpretazione del restauratore.   




Spolvero originale



Particolare della testa dell'asino

Disegno iniziale