Tra gli schizzi e bozzetti del pittore Achille
Carnevale (1881-1956), ritrovati i disegni originali del polittico della
Cattedrale.
Dopo la donazione alla Cattedrale di S. Giuseppe effettuata
dalla signora Teresa Pompei, nipote del pittore Achille Carnevale, dei disegni
e spolveri utilizzati per le decorazioni realizzate all'interno della chiesa, sono
stati rintracciati quattro dei cinque disegni del polittico raffigurante Cristo in gloria tra quattro angeli
musicanti.
La notizia è sicuramente d'interesse in quanto, almeno
fino ad oggi, le notizie sull'epoca di realizzazione dell'opera erano alquanto
discordanti, così come ignoto era l'autore.
Con certezza sappiamo che il Carnevale terminò le
decorazioni sulle pareti interne della chiesa nel 1922, come si evince dal
cartiglio presente nel dipinto raffigurante Sant'Agostino:
CARNEVALE DECORAVIT ANNO 1922.
La chiesa venne restituita ai fedeli in tutto il suo
splendore il 23 maggio del 1923. Nell'articolo pubblicato sul Bollettino
Diocesano Teatino del luglio successivo, non venne fatto cenno al polittico o
per dimenticanza oppure perché l'opera ancora non era stata realizzata. Bisogna
comunque tener conto che tracce del pittore a Vasto si ebbero fino al 1927.
Ricordiamo che nel marzo del 1927 l'interno della
Cattedrale venne completato con il montaggio di quattro finestroni con vetri
policromi, rappresentanti i patriarchi Abramo, Giuda, Davide e Zorobabele, realizzati
su disegni del Carnevale. Mentre, nell'ottobre dello stesso anno, vennero benedetti ed esposti al culto nella
chiesa di S. Filomena a porta Nuova i quadri de Il Cuore di Cristo Re, di S. Benedetto Giuseppe Labre e di S.
Lucia: le prime due opere sicuramente dipinte da Achille Carnevale, mentre la
terza, attribuita al pittore vastese Andrea Marchesani, risalente alla metà
dell'Ottocento, raffigurante il barone Giuseppe Antonio Rulli nelle vesti di
cavaliere Costantiniano in ginocchio davanti S. Lucia, probabilmente venne restaurata
dallo stesso Carnevale.
I quattro disegni originali del Cristo in gloria e
degli angeli musicanti si vanno ad aggiungere agli altri donati e già
consegnati alla Cattedrale di S. Giuseppe, ovvero i disegni dei quattro
evangelisti e dei quattro dottori della Chiesa (di quest'ultimi sono presenti
anche gli spolveri a grandezza naturale); gli spolveri per la realizzazione
delle lunette con le scene della vita di S. Giuseppe, i quattro Santi che hanno
illustrato la vita di S. Giuseppe, ed ancora, l'Angelo che sorregge lo stemma
della famiglia Genova, e una decorazione realizzata sull'arco presente sopra la
statua lignea di S. Giuseppe.
Lino Spadaccini
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