sabato 13 gennaio 2018

Un nuovo blog sull'artista Achille Carnevale



Achille Carnevale nacque a Salerno il 21 luglio del 1881 da Innocente e Maria Adelaide Moriondo. Il padre di origine piemontese, era funzionario di banca ed ebbe vari incarichi in giro per l'Italia, da poco unificata. La madre morì a soli 24 anni, per malattia o più probabilmente per le complicazioni durante il parto del quarto figlio, anch'egli morto con lei. La sorella maggiore, Luigina, detta Luisa, nacque a Catania, mentre il fratello Luigi, detto Nino, fu tra i primi aviatori italiani e partecipò al primo conflitto mondiale come comandante della 4^ Squadriglia Caproni, ottenendo una medaglia d'argento e due di bronzo; chiuse la carriera militare col grado di generale di corpo d'armata.
Rimasto vedovo, il padre sposò in seconde nozze una certa Albertina, da cui ebbe quattro figli: Silvia, Guido, Rita e Giovanni. Si stabilì poi a Roma, in quanto funzionario della Tesoreria Centrale del Regno: venne appellato in famiglia come "quello la cui firma appariva sulle banconote".
Achille nel 1909 si unì in matrimonio a Silvia Rea, da cui ebbe due figli: Maria, nata nel 1910, ed Enrico, nato due anni dopo. Maria, allieva all'Accademia Inglese, seguì le orme del padre, lavorando anch'essa in studio e talvolta facendogli da modella, come mostrano alcune foto di lei avviluppata in scialli o inginocchiata in preghiera.
Achille studiò all'Accademia d'arte, seguendo anche i corsi di Architettura (la facoltà universitaria di Architettura fu istituita solo nel 1930) come testimoniano progetti di numerosi Istituti quali quello delle Figlie di Sant'Anna in via Merulana e in via Portuense, entrambi nella Capitale, il convento dei Cappuccini a Centocelle, il convento delle Suore Betlemite a Roma, il Teatro comunale di Ciampino, oltre a case private e cappelle funerarie.
Per quanto riguarda la produzione pittorica, oltre ad opere presenti nelle collezioni private, e molti altri, tra ritratti, nature morte, paesaggi e soggetti d'arte sacra, portati in Brasile dal figlio Enrico trasferitosi là, rimangono in mano dei nipoti innumerevoli bozzetti, schizzi, disegni, spolveri e alcune foto.
Nel primo periodo della carriera artistica Achille Carnevale realizzò bozzetti per scenografie teatrali e illustrò manifesti pubblicitari. Ma la maggiore attività fu rivolta all'arte sacra, ed in particolare per le decorazioni delle chiese, come per la basilica di S. Teresa di Lisieux ad Anzio (tela del S. Cuore e cappella delle Reliquie), la basilica del SS. Crocifisso a Taranto, la chiesa di S. Ubaldo a Gubbio, i Santi per la chiesa dei Carmelitani a Tripoli in Libano, ed a Vasto per la Cattedrale di S. Giuseppe, con il ciclo della vita di S. Giuseppe, gli Evangelisti ed altri Santi, e per la chiesa di S. Filomena con la realizzazione di tre quadri.
Il Carnevale lavorò molto anche per le canonizzazioni, dipingendo i santi Giuseppe Benedetto Cottolengo, Bernardino Realino, Giovanni De Britto, Caterina Labouré, Giovanna di Lestonnac, ed i beati Pier Renato Rogue, Giovanni Fisher, Giustino De Jacobis, Francesca Saverio Cabrini, Gioacchina De Vedruna, Contardo Ferrini e Margherita Bourgeoys.

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