Achille
Carnevale nacque a Salerno il 21 luglio del 1881 da Innocente e Maria
Adelaide Moriondo. Il padre di origine piemontese, era funzionario di banca ed
ebbe vari incarichi in giro per l'Italia, da poco unificata. La madre morì a soli
24 anni, per malattia o più probabilmente per le complicazioni durante il parto
del quarto figlio, anch'egli morto con lei. La sorella maggiore, Luigina, detta
Luisa, nacque a Catania, mentre il fratello Luigi, detto Nino, fu tra i primi
aviatori italiani e partecipò al primo conflitto mondiale come comandante della
4^ Squadriglia Caproni, ottenendo una medaglia d'argento e due di bronzo;
chiuse la carriera militare col grado di generale di corpo d'armata.
Rimasto vedovo,
il padre sposò in seconde nozze una certa Albertina, da cui ebbe quattro figli:
Silvia, Guido, Rita e Giovanni. Si stabilì poi a Roma, in quanto funzionario
della Tesoreria Centrale del Regno: venne appellato in famiglia come "quello la cui firma appariva sulle banconote".
Achille nel 1909
si unì in matrimonio a Silvia Rea, da cui ebbe due figli: Maria, nata nel 1910,
ed Enrico, nato due anni dopo. Maria, allieva all'Accademia Inglese, seguì le
orme del padre, lavorando anch'essa in studio e talvolta facendogli da modella,
come mostrano alcune foto di lei avviluppata in scialli o inginocchiata in
preghiera.
Achille studiò
all'Accademia d'arte, seguendo anche i corsi di Architettura (la facoltà
universitaria di Architettura fu istituita solo nel 1930) come testimoniano
progetti di numerosi Istituti quali quello delle Figlie di Sant'Anna in via
Merulana e in via Portuense, entrambi nella Capitale, il convento dei
Cappuccini a Centocelle, il convento delle Suore Betlemite a Roma, il Teatro
comunale di Ciampino, oltre a case private e cappelle funerarie.
Per quanto
riguarda la produzione pittorica, oltre ad opere presenti nelle collezioni
private, e molti altri, tra ritratti, nature morte, paesaggi e soggetti d'arte
sacra, portati in Brasile dal figlio Enrico trasferitosi là, rimangono in mano
dei nipoti innumerevoli bozzetti, schizzi, disegni, spolveri e alcune foto.
Nel primo
periodo della carriera artistica Achille Carnevale realizzò bozzetti per
scenografie teatrali e illustrò manifesti pubblicitari. Ma la maggiore attività
fu rivolta all'arte sacra, ed in particolare per le decorazioni delle chiese,
come per la basilica di S. Teresa di Lisieux ad Anzio (tela del S. Cuore e
cappella delle Reliquie), la basilica del SS. Crocifisso a Taranto, la chiesa
di S. Ubaldo a Gubbio, i Santi per la chiesa dei Carmelitani a Tripoli in
Libano, ed a Vasto per la Cattedrale di S. Giuseppe, con il ciclo della vita di
S. Giuseppe, gli Evangelisti ed altri Santi, e per la chiesa di S. Filomena con
la realizzazione di tre quadri.
Il Carnevale
lavorò molto anche per le canonizzazioni, dipingendo i santi Giuseppe Benedetto
Cottolengo, Bernardino Realino, Giovanni De Britto, Caterina Labouré, Giovanna
di Lestonnac, ed i beati Pier Renato Rogue, Giovanni Fisher, Giustino De
Jacobis, Francesca Saverio Cabrini, Gioacchina De Vedruna, Contardo Ferrini e
Margherita Bourgeoys.
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