sabato 20 gennaio 2018

L'opera del Carnevale all'interno della Cattedrale di S. Giuseppe a Vasto



Notevole è l'opera del Carnevale all'interno della Cattedrale di S. Giuseppe a Vasto. Agli inizi degli anni '20 del secolo scorso, la chiesa rimase chiusa al culto per diversi mesi per permettere la realizzazione delle decorazioni sulle pareti interne. Il pittore terminò l'opera nel 1922, come si evince dal cartiglio presente nel dipinto relativo a Sant'Agostino, dov'è scritto su quattro righe:
CARNEVA
LE DECOR
AVIT AN
NO 1922
La chiesa venne restituita ai fedeli in tutto il suo splendore il 23 maggio del 1923. In assenza del benefattore Luigi Genova, parteciparono Roberto Genova, Procuratore Generale presso la Corte di Napoli, e Gaetano Galante, Amministratore fiduciario a Vasto. Alla solenne funzione, presieduta dall'Arcivescovo Giuseppe Monterisi, parteciparono 24 sacerdoti della Diocesi e autorità civili e militari, tra le quali il Sottoprefetto ed il Sindaco di Vasto Florindo Ritucci Chinni.
Gli altari consacrati furono due: quello maggiore e quello della cappella laterale dedicato alla Madonna di Lourdes. Particolarmente apprezzata risultò la decorazione interna della chiesa. "La decorazione della Cattedrale, opera del Prof. Carnevali di Roma, è riuscita pregevole", si legge sul Bollettino Diocesani Teatino del luglio 1923, "Vi è svolto il concetto della grandezza di S. Giuseppe. Nell'abside sono effigiati i quattro Evangelisti e i quattro principali Dottori della Chiesa che hanno parlato di S. Giuseppe: S. Girolamo, S. Agostino, S. Bernardo e S. Francesco di Sales. Lungo la navata i principali fatti della Vita tratti dal Vangelo col testo evangelico che vi si riferisce. Tra i fregi si riportano le principali invocazioni delle Litanie ed effigiati alcuni santi più devoti del Patriarca, padre putativo di Gesù, come S. Bernardino da Siena, S. Teresa, ecc. Insomma", conclude il cronista, "la decorazione è una lezione parlante della teologia Giuseppina".

Lino Spadaccini 




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